venerdì 25 luglio 2008

Parliamo di energia

Capisco un po' di aeronautica, un po' meno di nucleare. Ho amici che padroneggiano l'argomento e ho studiato e letto un po’ di cose su come funziona una centrale nucleare. E’ vero, potenzialmente può produrre parecchia energia, ma potenzialmente può causare anche disastri. Le cui conseguenze sono durature non per brevi tempi, ma se va bene per centinaia di anni. La Francia, la nazione con la tecnologia più avanzata nel settore (sì, è la loro, non quella statunitense),nelle ultime settimane ha avuto diversi incidenti, di cui due nello stesso impianto.

La centrale ritenuta sicura è quella di 4a generazione, è vero. Ma c’è un piccolo problema, che la stessa AIEA (l’agenzia per l’energia atomica), evidenzia:
http://www.iaea.org/Publications/Magazines/Bulletin/Bull492/49204216465.html)

La mancanza di tecnici qualificati.

All’indomani del referendum successivo all’incidente di Cernobyl, i tanti studenti che si stavano specializzando in campo nucleare sono stati costretti a dirottare le loro conoscenze verso altri settori o ad emigrare. Nel frattempo sono passati 22 anni. Le facoltà esistono ancora, ma non la possibilità di fare esperienza diretta sul campo in Italia. Questo è un problema diffuso, non è solo nostro.

Ma altrove ci sono tecnici al lavoro che possono insegnare agli altri. Qui da noi non ce ne sono. Una centrale nucleare non funziona schiacciando un bottone. Se si rompe una turbina eolica, casca il pilone, distrugge un pezzo di campo ed è finita lì. Se si rompe un impianto fotovoltaico, se va proprio male prende fuoco un po’ di silicio. Tossico pure lui, d’accordo, ma curabile e pericoloso solo se l’inalazione è diretta. Se si rompe una centrale nucleare, se va bene si contaminano 97 tecnici. Roba lieve, dicono. Se va male si contamina un fiume intero. E da lì le colture che usano quell’acqua. I contadini che le coltivano. Tutti quelli che le mangiano. Se va male…Cernobyl.

Ultima considerazione. Tempo fa lessi un libro che raccontava come alcuni terroristi avessero fabbricato una bomba “sporca” utilizzando esplosivo convenzionale e materiale radioattivo rubato…dagli ospedali.

Gli USA hanno alzato il livello di guardia e sorveglianza attorno alle loro centrali nucleari proprio per scongiurare attacchi a quei siti. Attacchi che potrebbero avere più finalità: impossessarsi di materiale scottante (in ogni senso), danneggiare la centrale stessa, interrompendone anche il funzionamento, e causare un bell’incidentino…

Anche in Europa il livello di guardia attorno alle centrali nucleari è aumentato. Cosa faremo noi, che già dobbiamo far presidiare dall’esercito le discariche a Napoli?

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