venerdì 25 luglio 2008

Io ingegnere

Si, lo so, addirittura parafrasare Asimov…
Gli ingegneri sono una categoria strana. E io ne so qualcosa, visto che ne faccio parte.
Un collega, oltre che amico, scrive sul blog “Gambara alcolica”, guardate il link a lato. Un altro è in Turchia, adesso. Uno è in Francia, a fare il ricercatore. E c’è pure chi, dopo aver faticato per prendere la laurea, dopo tre anni di lavoro si è stufato ed è andato a fare il barista in Brasile.
Che ci volete fare? Siamo strani, appunto.
Una volta stavo tornando dalle vacanze in treno con un amico. Nel nostro scompartimento c’erano altre persone, tra cui un tre amiche. Abbiamo cominciato a chiacchierare, finchè al mio amico è venuta la bella idea di chiedere loro cosa studiassero e di indovinare cosa facevamo noi. Lui faceva scienze ambientali. Una ragazza mi ha guardato e mi fa “secondo me tu fai ingegneria”. Eccolo lì, beccato subito. Mi è venuto spontaneo chiederle cosa lo rendeva evidente. Mi rispose “niente, è che faccio anche io ingegneria, e l’ho capito a pelle”. Già così andava meglio…
Però non tutti riescono a capire se uno è ingegnere oppure no, anche perché dopo aver finito cerchiamo tutti di nascondere la cosa. E con gli anni diventiamo anche bravi. Non è bello essere guardati con compassione, e anche un po’ di schifo (sì sì sì), dagli altri. Tutti possono sbagliare, no?
Ma se si vuole essere sicuri se uno è ingegnere oppure no, ci sono molti sistemi. Primo tra tutti chiedere ai Politecnici. Se poi si vuole scoprire se uno ha l’abilitazione per certe attività, è ancora più facile. Tutti gli ingegneri che vogliono fare i liberi professionisti, devono essere iscritti all’albo (cosa che richiede anche di aver fatto l’esame di stato, ma questa è un’altra storia…). A questo punto non si scappa. Normalmente l’iscrizione è fatta all’albo della provincia di residenza o a quello della provincia in cui si esercita l’attività.
Non è un’informazione riservata, anzi. Ci sono fior di elenchi che dettagliano chi è abilitato per determinati incarichi. Lo scopo è proprio permettere a chi ne ha bisogno di rintracciare il professionista idoneo allo scopo.
C’è da dire però che non è compito diretto dell’amministrazione verificare la veridicità delle dichiarazioni, ma del responsabile tecnico. Ah già,se n’è andato. Per fortuna, dico io. Se controllava in questo modo…
Cerchiamo però di stare attenti in futuro. Questa volta era un cimitero, la prossima potrebbe essere una scuola o un ponte. Tacoma insegna. Cos’è Tacoma? Guardate qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_di_Tacoma

2 commenti:

Carmine ha detto...

L'aneddoto su cosa studi credo sia bagaglio di tutti gli studenti d'ingegneria che abbiano mai approcciato una ragazza. e tutti a rispondere ingegneria, ma io sono un ingegnere atipico....
comunque, dopo il mazzo che mi sono fatto per ottenere il titolo, quando posso lo sfoggio con orgoglio, e se vengo guardato in modo strano rispondo con sguardo superiore.
ORGOGLIO INGEGNER!!!

Cooper ha detto...

grande Carmine...