giovedì 21 agosto 2008

Spagna 1.0 – Primo giorno

Anche con il ventilatore (a pagamento, come la cassetta di sicurezza, ovvio) di notte si schianta di caldo. Colazione decente, ma si poteva fare di meglio. Ancora nessun effetto collaterale dalla cena.
Alle 10 riunione “informativa”, veniamo edotti del fatto che l’albergo ospita 1500 persone, non solo italiani (250 in tutto). L’escursione che ci piacerebbe fare non possiamo farla, è di mercoledi, giorno di arrivo e di partenza. Amen, ne scegliamo un’altra. E’ ora (11 passate…) di andare in spiaggia. Passiamo attraverso la pineta, che a dire il vero contiene più ulivi che pini. Ci vuole poco, all’andata è in discesa. Arriviamo alla caletta. C’è un tizio che affitta ombrellone e 3 sdraio a 14 € al giorno. In Liguria è il costo di un cappuccino con cornetto alla crema. Ma io ho la tenda antivento, e in 15’ la monto. C’è il vento… E’ ora di andare in acqua. Il primo impatto non è ottimo, ho freddo. Poi mi abituo. Stiamo lì ancora un po’ e poi torniamo su, è la una. Pranzo ottimo e poi abbiocco. Pomeriggio proviamo la piscina, affollatissima. Tra ragazzini inglesi che giocano a palla e una mongolfiera di 10-12 anni che si tuffa a bomba. Ma i genitori non hanno ancora capito che McDonald’s non è un buon dietologo per la figlia? Il catalogo diceva che si poteva bere e mangiare sempre. Bere ok, ma di mangiare costolette di maiale impanate e wurstel alle quattro del pomeriggio non mi va…Mi frego una mela. Lo spettacolo serale è carino, ma non divertentissimo. Non si capisce (e non lo si capirà per tutti i giorni seguenti) se un animatore faccia la Drag Queen o se lo sia davvero. Mah…Abbiamo fatto un giretto in paese. Tanti negozietti, prezzi abbordabili a parte il gelato. Rimango sconvolto nel vedere un ragazzino (inglese, probabilmente) condire degli spaghetti con il ketchup.

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